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Il Museo di Scienze Naturali di Mosciano Sant’Angelo è un’esposizione a carattere scientifico, divulgativo e didattico di vari campi della Paleontologia, Mineralogia e Meteoritica. Esso arricchisce il territorio abruzzese di un centro culturale dove è possibile toccare con mano il vero senso della multidisciplinarità e delle strette connessioni tra campi distanti del sapere umano. Con le collezioni paleontologiche e meteoritiche si colma oltretutto una persistente lacuna scientifica del panorama museale abruzzese, quello di esposizioni ragionate di fossili e meteoriti, e si offre al visitatore la possibilità di godere della visione di campioni di reperibilità davvero difficile.

La collezione di Minerali e Reperti Fossili, sebbene ancora alloggiata provvisoriamente nei locali dell’Osservatorio, in attesa del completamento della sede definitiva del Museo, ha avuto il riconoscimento dalla Regione Abruzzo come Museo di Interesse Locale, categoria 3a ai sensi della Legge Regionale 44/92, con provvedimento n°2393 del 16/09/98 della Giunta Regionale, ed è stato autorizzato in data 27/05/98 con nullaosta n°2970 dal Ministero dei Beni Culturali e Ambientali e dalla Sovrintendenza dei Beni Archeologici, che ne tutelano l’esistenza e il patrimonio. Diverse centinaia di minerali e reperti fossili sono già da anni in visione, ed altri sono in fase di preparazione e allestimento per la nuova sede del Museo.

L’impegno a dedicarsi anche alle Scienze della Terra risale agli inizi degli anni Novanta, grazie alla forte motivazione e alla preziosa collaborazione di collezionisti esperti e appassionati, le cui donazioni iniziali di reperti costituirono il nucleo di partenza per quello che sarebbe diventato il Museo vero e proprio.

L’opportunità di trovare rappresentate tante discipline in un solo posto non è passata inosservata al mondo della Scuola, sia locale che extraterritoriale. Il forte impegno dell’Osservatorio nella divulgazione scientifica ha trovato quindi nuovi stimoli dal positivo riscontro manifestato da ogni docente e studente in visita agli impianti astronomici nei confronti delle nuove proposte scientifiche. Anche il pubblico generico di curiosi dell’Astronomia ha trovato un gradito complemento culturale nelle collezioni esposte all’Osservatorio, apprezzando l’iniziativa e incoraggiandone l’estensione a livelli più organizzati.

Dietro tale continua sollecitazione, ha preso infine forma il progetto di un Museo permanente e a sé stante, dotato di vita propria e di completezza scientifica e culturale.
Al Museo spetta il compito di concretizzare davanti agli occhi del visitatore gli elementi fondamentali del vivente e del non vivente, che costituiscono parte della ricchezza fenomenica del nostro pianeta. Reperti lontani nel tempo e nello spazio come rocce, minerali, meteoriti e fossili, sono chiamati a meravigliare lo sguardo con la loro bellezza naturale e a incuriosire la mente con i significati più profondi che legano l’Uomo al suo ambiente e al suo passato biologico.

La scelta della collezione di reperti da esporre segue una filosofia che tende a privilegiare il senso scientifico piuttosto che la completezza sistematica. La selezione dei materiali paleontologici intende portare alla luce la continuità storica della vita sul pianeta Terra, attraverso quegli elementi evolutivi capaci di evidenziare tanto le regolarità che le aritmie dell’evoluzione biologica. Per quanto concerne i Minerali, si cerca nei limiti del possibile uno stretto connubio tra completezza ed estetica, presentando campioni di buona qualità scientifica e di migliore visibilità possibile. Una discreta sezione dedicata alle meteoriti funge da ponte di ritorno alle Scienze dello Spazio, completando quindi idealmente l’itinerario scientifico tra l’ambiente terrestre e quello extraterrestre.

In qualità di tramite fra l’erudizione scientifica degli specialisti e il basso profilo di conoscenza dei non addetti ai lavori, un Museo deve porsi come strumento dinamico di cultura rivolto alla fascia più larga possibile di utenti, piuttosto che come santuario di conservazione della conoscenza.

L’obiettivo principale del Museo era di proporsi come una struttura espositiva in grado di occupare una posizione ben precisa tra due estremi, cioè il profilo più elevato delle grandi collezioni sistematiche e quello di livello più basso delle esposizioni tematiche di carattere locale. Questo spazio intermedio rappresenta ancora un vuoto importante, in cui crediamo ci sia un largo spazio per operare in maniera incisiva e autonoma.

Il visitatore deve essere posto nelle condizioni di accedere, in un tempo abbastanza breve, almeno ad una comprensione di massima del contenuto informativo generale delle esposizioni. Sia esso uno studente, un turista o un ospite motivato, è auspicabile che porti con sé una visione sintetica ma bene articolata delle tematiche museali con cui è entrato in contatto, possibilmente con saldi agganci culturali alla propria esperienza quotidiana.

Esposizioni estremamente ricche e particolareggiate hanno purtroppo un’efficacia propedeutica o didattica molto limitata, semplicemente perché affogano i nuclei culturali delle problematiche scientifiche in un mare magnum di nomi e oggetti, attraverso cui il visitatore inesperto naviga a vista soddisfacendo la curiosità estetica ma non certo quella culturale.

Diventa allora d’obbligo sperimentare percorsi conoscitivi che raggiungano un elevato livello propedeutico con una dose ben calibrata di reperti e supporti mediali, senza sacrificare il rigore scientifico ma senza inutili concessioni all’estetica fine a sé stessa o agli eccessi del puro collezionismo.

Particolarmente importante, nell’esposizione di qualunque scienza, è il concetto di evoluzione. Forme, strutture, funzionamenti cambiano nel tempo al variare di parametri interni e/o ambientali. Illustrare con pochi ma chiari esempi le modalità di tali cambiamenti evolutivi è stata ed è tuttora l’esigenza primaria per il Museo, attraverso una selezione di parametri scientifici ben fondata e autoconsistente capaci di mettere in risalto quegli effetti evolutivi che sono alla base del concetto stesso di storia della materia e del vivente.

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Osservatorio Astronomico Colle Leone
Contrada Colle Leone, 64023 Mosciano Sant’Angelo (TE)